<>Carlos Santana a 77 anni sfida ancora il suo corpo: i segreti degli artisti che non si fermano davanti alla malattia

Da Santana a Fedez: gli artisti che hanno sfidato la malattia sul palco

Lo spettacolo deve continuare, recita un vecchio adagio del mondo dell’intrattenimento. Una massima che numerosi musicisti prendono talmente alla lettera da sfidare persino il proprio corpo, affrontando malattie e malesseri pur di non deludere i fan. L’ultimo caso emblematico è quello di Carlos Santana, leggendario chitarrista che ha fatto preoccupare il mondo intero dopo essere collassato durante le prove di un concerto in Texas, previsto per il 23 aprile 2025. La sua dedizione alla musica, nonostante i 77 anni e i problemi di salute, rappresenta perfettamente il rapporto complesso tra performance artistiche e benessere fisico.

I casi di artisti che hanno rischiato la propria salute sul palco sono numerosi e significativi, spaziando da malori improvvisi a ritorni trionfali dopo gravi diagnosi, testimoniando quanto la musica possa diventare non solo passione ma vera medicina per chi la crea e chi l’ascolta.

Carlos Santana: quando la chitarra diventa più forte della stanchezza

Partiamo proprio da lui, il maestro che ha rivoluzionato la musica con la sua inconfondibile fusione tra rock e ritmi latini. Santana ha dimostrato più volte di possedere una resilienza fuori dal comune, nonostante i suoi 77 anni. Nell’aprile 2025, è stato ricoverato d’urgenza in ospedale dopo essere collassato durante le prove di un concerto in Texas. Secondo quanto riportato nei comunicati ufficiali, il chitarrista ha accusato un malore dovuto a disidratazione e affaticamento.

Il suo manager, Michael Vrionis, ha confermato che i medici hanno consigliato qualche giorno di riposo, costringendo l’artista a posticipare alcuni concerti del tour. Tuttavia, l’instancabile Santana ha già fatto sapere attraverso il suo staff che recupererà tutte le date cancellate appena le sue condizioni lo permetteranno.

Non è la prima volta che Santana affronta problemi di salute durante un tour. Nel luglio 2022, durante un concerto al Pine Knob Music Theatre in Michigan, è collassato sul palco sempre a causa di disidratazione e colpo di calore. Le immagini del chitarrista soccorso dai medici e portato via in barella hanno fatto il giro del mondo, generando comprensibile preoccupazione tra i fan. Anche in quell’occasione, Santana dimostrò una forza di volontà straordinaria, tornando a esibirsi dopo un breve periodo di recupero.

Fedez: trasformare la diagnosi in messaggio di speranza

Un caso significativo in Italia è quello di Fedez, che nel 2022 ha affrontato pubblicamente la diagnosi e l’intervento per un tumore neuroendocrino al pancreas. Come ha spiegato il professor Massimo Falconi, direttore del Pancreas Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano che ha operato il rapper, si trattava di “un tumore raro che, se preso in tempo, ha ottime possibilità di guarigione”.

Fedez ha trasformato la sua esperienza in un messaggio di sensibilizzazione, condividendo sui social media ogni fase del suo percorso di malattia. Appena tre mesi dopo l’operazione, è tornato sul palco del concerto Love Mi, evento benefico da lui organizzato, mostrando la cicatrice e parlando apertamente della sua battaglia.

“Vedere Fedez tornare ad esibirsi così presto dopo un intervento importante è stato sorprendente anche per noi medici”, ha commentato il professor Falconi in un’intervista successiva. “La sua determinazione ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nel recupero”.

La scelta di Fedez di condividere pubblicamente il percorso di malattia, dalle terapie alle difficoltà post-operatorie, ha rappresentato un cambio di paradigma nel modo in cui le celebrità italiane affrontano i problemi di salute, contribuendo anche ad una maggiore consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce.

L’incidente virale di Post Malone: quando il dolore non ferma la musica

Nel settembre 2022, Post Malone è diventato protagonista di un video virale quando, durante un concerto a St. Louis, è caduto in una botola sul palco procurandosi una frattura alle costole. L’incidente, avvenuto durante l’esecuzione del brano “Circles”, ha interrotto temporaneamente lo spettacolo.

Nonostante il forte dolore, l’artista è tornato sul palco dopo appena 15 minuti di cure mediche per completare il concerto, dicendo ai fan: “St. Louis, vi amo così tanto. Grazie per la pazienza”. Il giorno seguente, Post Malone ha pubblicato un video sui social media spiegando: “Mi hanno dato antidolorifici e tutto è andato relativamente bene. Solo che respiro un po’ a fatica perché mi fa male il petto, ma saremo pronti per continuare il tour”.

Questo episodio ha mostrato non solo la dedizione dell’artista verso i suoi fan, ma anche i rischi fisici associati alle performance dal vivo, specialmente quelle che comportano coreografie ed effetti scenici elaborati.

Amy Winehouse: il lato oscuro della pressione da palcoscenico

Non sempre la determinazione a continuare a esibirsi nonostante i problemi di salute porta a conseguenze positive. Il caso di Amy Winehouse rappresenta un tragico promemoria dei limiti che ogni artista dovrebbe riconoscere.

Nel giugno 2011, appena un mese prima della sua scomparsa, Winehouse si presentò visibilmente alterata e incapace di cantare durante un concerto a Belgrado. Come riportato dai media presenti, l’artista faticava a stare in piedi e a ricordare i testi delle canzoni, mentre il pubblico manifestava il proprio disappunto. Quello che doveva essere l’inizio di un tour europeo si trasformò nell’ultimo concerto della sua carriera.

I successivi concerti furono cancellati e, tragicamente, Winehouse morì il 23 luglio 2011. Questo episodio mette in evidenza come, in alcuni casi, la decisione di non esibirsi possa essere la scelta più responsabile, sia per l’artista che per il pubblico.

Lady Gaga e la fibromialgia: quando prendersi cura di sé diventa priorità

In contrapposizione a chi si spinge oltre i propri limiti, c’è chi ha saputo riconoscere l’importanza di prendersi cura della propria salute. Lady Gaga ha cancellato diverse date del suo tour europeo nel 2018 a causa della fibromialgia, una condizione cronica che causa dolore diffuso in tutto il corpo.

“Ho bisogno di mettere me stessa al primo posto”, scrisse l’artista in un comunicato ufficiale. “Sono devastata, ma so che è la decisione giusta. Vi prometto che tornerò in Europa e mi esibirò per voi.” Gaga ha poi utilizzato il suo documentario “Five Foot Two” per sensibilizzare il pubblico sulla fibromialgia e altre condizioni invisibili che affliggono milioni di persone.

La sua decisione è stata ampiamente supportata sia dai fan che dalla comunità medica, dimostrando che a volte il coraggio sta nel sapersi fermare quando necessario.

La scienza dietro le performance: corpo e mente sotto stress

Secondo gli esperti in medicina dello sport e performance, gli artisti durante i concerti sono sottoposti a stress fisici paragonabili a quelli degli atleti professionisti. “Un concerto di due ore può comportare un dispendio energetico simile a quello di una mezza maratona”, spiega il dottor James Loehr, psicologo dello sport che ha studiato le performance di numerosi artisti.

La disidratazione, come nel caso di Santana, è un rischio concreto, soprattutto considerando i riflettori caldi e l’energia fisica spesa sul palco. Uno studio pubblicato sul Journal of Sports Sciences ha dimostrato che anche una disidratazione moderata (perdita del 2% del peso corporeo) può ridurre significativamente le capacità cognitive e la coordinazione fisica.

Per gli artisti con condizioni preesistenti, come la fibromialgia nel caso di Lady Gaga o dopo interventi chirurgici come per Fedez, il rischio è ancora maggiore. Il sistema immunitario può essere compromesso, la resistenza fisica ridotta e la soglia del dolore alterata.

L’adrenalina degli artisti: il segreto delle performance nonostante il dolore

Molti artisti descrivono un fenomeno interessante: nonostante malattie o infortuni, riescono a esibirsi grazie a quello che in medicina viene chiamato “effetto adrenalina”. Durante una performance, il corpo rilascia elevate quantità di adrenalina, cortisolo e endorfine che possono temporaneamente mascherare il dolore e aumentare l’energia.

“È come una droga naturale”, spiega la dottoressa Juliana Schroeder dell’Università di Berkeley. “L’adrenalina può ridurre significativamente la percezione del dolore e aumentare la vigilanza e l’energia. È un meccanismo evolutivo di ‘attacco o fuga’ che ci permette di superare temporaneamente i nostri limiti fisici.”

Questo spiega perché artisti come Post Malone possano tornare sul palco dopo infortuni o perché Fedez sia riuscito a esibirsi pochi mesi dopo un intervento importante. Tuttavia, gli esperti avvertono che questo effetto è temporaneo e può portare a conseguenze peggiori se non seguito da un adeguato periodo di recupero.

La pressione dei fan nell’era dei social media

Un aspetto spesso trascurato è il ruolo che i fan e l’industria musicale giocano in questa dinamica. La pressione economica di un tour (con costi che possono raggiungere i milioni di euro al giorno), combinata con le aspettative dei fan, può spingere gli artisti a esibirsi anche quando non dovrebbero.

  • Pressione economica dei tour
  • Aspettative elevate dei fan
  • Paura di deludere o perdere seguito
  • Contratti e vincoli con organizzatori
  • Copertura mediatica e social media

“C’è una pressione implicita, specialmente nell’era dei social media, dove l’annullamento di un concerto può generare reazioni negative immediate e su larga scala”, spiega il professor Robert Cialdini, esperto di psicologia sociale. “Gli artisti spesso sentono la responsabilità di non deludere i fan, anche a scapito della propria salute.”

La cantautrice Fiona Apple ha affrontato questo tema in un’intervista: “C’è questa strana aspettativa che gli artisti debbano dare tutto, sempre, come se fossimo di proprietà del pubblico. Ma siamo esseri umani, e a volte dobbiamo dire no.”

La musica come forma di guarigione: una medicina per artisti e pubblico

Gli artisti citati in questo articolo rappresentano diversi approcci al delicato equilibrio tra dedizione professionale e cura della propria salute. Da un lato, storie come quella di Santana e Post Malone mostrano una resilienza straordinaria e una dedizione ammirevole verso i fan. Dall’altro, figure come Lady Gaga ci ricordano l’importanza di saper riconoscere i propri limiti.

Il dottor Matthew Loscalzo, specialista in psico-oncologia, sottolinea: “Gli artisti possono essere modelli potenti non solo attraverso la loro musica, ma anche mostrando che prendersi cura della propria salute è fondamentale. Quando una celebrità come Fedez condivide il suo percorso di malattia e guarigione, può influenzare positivamente milioni di persone.”

La musica può essere curativa, sia per chi la crea che per chi la ascolta, ma come ogni medicina, deve essere dosata correttamente. La prossima volta che assistete a un concerto, ricordate che dietro quell’energia sul palco c’è un essere umano con le sue fragilità e sfide personali.

Carlos Santana, con i suoi 77 anni e la sua determinazione a tornare sul palco dopo ogni caduta, incarna perfettamente questa resilienza. Come ha detto in un’intervista dopo il malore del 2022: “La musica è più forte di qualsiasi malattia. Quando suono, non sento dolore. Sento solo gioia.”

È in questo spirito che la musica continua a essere non solo intrattenimento, ma una forma di guarigione collettiva, capace di superare le barriere fisiche e trasformare anche la sofferenza in bellezza condivisa.

Basandomi sull’articolo fornito, ecco un sondaggio coinvolgente e contestuale:

Quale artista ha mostrato più coraggio nel sfidare la malattia sul palco?
Santana a 77 anni
Fedez dopo operazione
Post Malone con costole rotte
Lady Gaga con fibromialgia
Amy Winehouse

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